17 marzo 2012

ITAca con Giovanni Marrozzini

Sono passate esattamente due settimane dall'incontro/scontro con Giovanni Marrozzini, ho deciso di partecipare al progetto ITAca Storie D'Italia della FIAF, l'Italia raccontata nell'anno del 150esimo compleanno. Giovanni ha iniziato il suo viaggio in camper un anno fa, ed è arrivato in Sicilia, a Valverde, il 2 marzo 2012. Devo ammettere che è stata una delle esperienze fotografiche (e umane) più toste, sarà che io ero pure in piena sindrome premestruale mista a stress da lavoro, fatto sta, che non è stato facile come ci si potrebbe aspettare da un workshop. Comunque non sto qui a scrivere tutte le cose che mi ha detto e che mi hanno fatto riflettere, un paio di cose però mi sono rimaste impresse e le scrivo così periodicamente posso ripassarmele. Ad esempio il fatto di concentrarsi su tutte le foto, io a volte non mi impegno e lo devo confessare così pubblicamente, magari per stanchezza, superficialità ma è vero che non do lo stessa importanza ad ogni click, e invece dovrei, digitale o pellicola che sia. Anche perchè poi il mio editing sulle immagini raccolte non è basato semplicemente sul "funziona-non funziona" ma sul "è venuta bene, è sfocata/mossa/sovraesposta/comehopotutofarequestaschifezza. Un'altra cosa importante è l'andare in fondo alle cose, io a volte penso di farlo ma forse con un pizzico di attenzione in più riuscirei a fare meglio, e questa cosa mi è stata schiaffata in faccia con un confronto, e anche se è brutto non riesco a smettere di pensarci.
Riassumendo direi che possiamo fare un estratto Marrozzini da tenere sempre dietro a base di queste cose, semplici ma fondamentali: concentrarsi, pensare, impegnarsi, non accontentarsi, respirare e ricominciare.

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