Si è conclusa domenica la prima parte dell'etna foto meeting, l'evento fotografico che organizza il club di cui faccio parte. Ho fatto il workshop con Ivano Bolondi dal titolo "Visione Intima", un esercizio a guardare e a concentrarsi sui particolari che rendono il mondo più colorato e magico.
Ivano è un artista incredibile, un uomo dolce e paziente che ha un concetto del tempo che somiglia molto al mio, che ho l'orologio della macchina sempre fuori posto e il polso sempre libero dal tempo. La cosa più importante però è stata la lettura del portfolio all'interno del Santuario di Valverde, io ho portato Giampilieri 2012, lo stesso lavoro presentato per Itaca. Ero molto preoccupata, ma devo ammettere che è un emozione mista a tensione, che tutto sommato è positiva. La mia lettrice è stata Orietta Bey, l'assistente di Giuliana Traverso, che mi ha anche sconvolta per la lettura attenta e per la comprensione e l'attenzione che ha mostrato per questo posto e per la mia sensibilità. Poi l'ho fatto vedere al mio maestro, Antonio Manta, che mi ha bacchettato per il bianco nero poco omogeneo, ma che comunque mi fatto vedere altre cose che io non avevo minimamente considerato. Alla fine, mi sono classificata seconda a pari merito con un altro ragazzo (la prima è Lucia Pulvirenti), ero troppo emozionata, felice, rincoglionita (anche questo ahimè!).
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| Foto di Paola Garofalo |
Appena due anni fa guardavo tutto da spettatrice lontana da queste cose, quando ammiravo le persone che riuscivano a organizzare un lavoro e a raccontare una storia, a salire sul palco e prendersi un premio emozionati e sorridenti. Stavolta c'ero io ed è stato davvero incredibile. Grazie a tutti i miei amici che mi hanno aiutata a guardare e a crescere, grazie al mio club, il gruppo fotografico Le Gru, senza il quale lavori del genere non avrei mai potuto realizzarli.
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| Foto di Paola Garofalo |
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