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Le presentazioni non sono mai state il mio forte quindi facciamo un mix & match di cose che mi piacciono e di cose che non sopporto


Mi piace la fotografia (farla e guardarla nei lavori degli altri), cucinare, leggere, il mio lavoro, provare cose difficili, il mio cane, il mio Charlino, il mare e andare sott'acqua con la maschera, i capelli ricci, i gatti randagi, le fragilità, tutto quello che ci si può fare da soli (dallo yogurt ai pannelli riflettenti, dalla marmellata ai filtri bokeh), i taglieri di legno, il reportage, le macchine analogiche, le polaroid, Terzani, l'empatia che si sente con le persone, il profumo del gelsomino, le erbe aromatiche e le piante sul balcone, le poesie di Giorgio Caproni e di Vincenzo Cardarelli, le stecche di vaniglia e di cannella, le gocce d'acqua, il blu, il bianconero, le lucine di Natale Margaret Mazzantini, le polaroid, le ballerine, un libro sempre in borsa.


Non mi piace chi non legge mai un libro, la vanillina, lo yogurt 0.1, le candele profumate, gli zaini, gli invadenti, il flash, ipiùbravidituttiintutto, il cavalletto, gli orologi, i cellulari sempre in mano, i minuti contati, chi non prova, i compleanni, le melanzane.


Mantra. Il discorso che Kurt Vonnegut, ormai 85enne, ha tenuto  all’Università di Syracuse ai giovani che si stavano per laureare, o almeno così dovrebbe essere. Comunque questo testo è  anche come monologo finale nel film Big Kaluha.

"Se dovessi darvi un solo consiglio per il vostro futuro, allora vi direi: mettete gli occhiali da sole!
Perché i benefici dell’impiego a lungo termine degli occhiali da sole sono stati provati scientificamente, mentre tutti gli altri consigli che ho da darvi sono basati, nulla più, sulla mia vagolante esperienza.
Comunque eccoli. Godetevi la bellezza e la forza della vostra giovinezza. Fregatevene del resto.
Non capirete quella bellezza e quella forza se non quando se ne saranno andate.
Ma credetemi quando, fra vent’anni, guarderete le vostre vecchie foto, allora vi ricorderete, 
in un modo che adesso non potete nemmeno immaginare, quante possibilità c’erano dietro a voi 
e che fantastico aspetto avevate. Perché, sapete, non siete grassi come credete!
Non preoccupatevi del futuro. Oppure, preoccupatevene, ma sapendo che tanto è un gesto inutile. 
Non vi aiuterà più di quanto masticare un chewing gum vi possa aiutare a risolvere un problema di algebra.
I veri problemi della vita tendono ad essere cose che mai prima hanno incrociato le vostre preoccupazioni. 
Quel tipo di cosa che ti fulmina verso le quattro di un martedì qualunque.
Fate, ogni giorno, una cosa che vi spaventi. Cantate. 
Non siate avventati con i cuori degli altri, ma non tollerate chi è avventato con il vostro cuore.
E non perdete il vostro tempo con la gelosia. Vi accadrà di essere in testa, altre volte indietro. 
È una corsa lunga, ma alla fine è una corsa solo con voi stessi però.
Ricordatevi dei complimenti che riceverete e dimenticate gli insulti.
Conservate le vecchie lettere d’amore. Gettate via i vecchi estratti conto. Stiratevi spesso!
Non sentitevi in colpa se non sapete cosa volete fare della vostra vita. 
Le persone più interessanti che conosco non sapevano cosa fare della loro vita quando avevano 22 anni. 
E alcuni dei più interessanti quarantenni che oggi io conosco non lo sanno ancora adesso.
Prendete molto calcio. Siate gentili con le vostre ginocchia, quando cederanno vi mancheranno!
Forse vi sposerete, forse no. Forse avrete dei bambini, forse no. Forse divorzierete a 40 anni, 
forse ballerete sul tavolo al party per le vostre nozze d’oro.
In ogni caso, non congratulatevi troppo con voi stessi e nemmeno state troppo a borbottare contro voi stessi. Le vostre scelte saranno per metà frutto del caso, è così per tutti.
Godetevi il vostro corpo. Usatelo in tutti i modi che potete. 
Non abbiate paura di lui o di cosa la gente pensa di lui. È il più grande strumento che mai avrete.
Danzate, anche se non avete altro posto per farlo che la vostra camera.
Leggete le istruzioni per l’uso, anche se non le seguirete. 
Non leggete le riviste di moda, vi faranno solo incazzare!
Sforzatevi di conoscere i vostri genitori, non potete mai sapere quando se ne andranno.
Siate gentili con i vostri fratelli e fratellastri. Sono il miglior legame che avete con il vostro passato 
e quelli che, più probabilmente, vi rimarranno attaccati nel futuro.
Cercate di capire che gli amici vanno e vengono, ma alcuni, pochi, è bene tenerli stretti.
Lavorate duro per costruire ponti sulla terra e nella vita, poiché più vecchi sarete più avrete bisogno
di gente che vi conosceva quando eravate giovani.
Vivete a New York almeno una volta, ma andatevene via prima di diventare troppo duri.
Vivete in California almeno una volta, ma andatevene via prima di diventare troppo molli.
Accettate alcuni inevitabili verità, tipo: i prezzi saliranno, i politici avranno delle amanti
e voi diventerete vecchi. Quando lo diventerete, vi verrà da fantasticare che ai vostri tempi 
i prezzi erano ragionevoli, i politici persone nobili e i figli rispettavano i genitori. Ah!
Rispettate i vostri genitori.
Non aspettatevi aiuto da nessuno. Magari avete investito in azione sicure, 
magari avete una moglie sanissima ma non potete mai sapere quando tutto decide di andare storto.
Non sprecate troppo tempo con i vostri capelli! O quando avrete 40 anni vi sembrerà di averne 85!
E infine, guardatevi da quelli che vi danno consigli. Ma anche siate pazienti con loro. 
Dare consigli è un modo di avere nostalgia. È un modo di ripescare il proprio passato dall’oblio 
e di liberarsene. Riverniciando le pareti brutte e dandogli un valore che prima non aveva.
E comunque alla fine, fidatevi di me, mettete sti occhiali da sole!”


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